Non penso che tanti si siano accorti che il saggio di interesse dal 1 gennaio 2023 sia schizzato dall`1,25% del 2022 al 5% del 2023 e dopo periodi in cui addirittura (dal 2015 al 2021) era oscillato tra lo 0,5% e lo 0,01%. Forse non mi sarei accorto neanche io del saggio, se non mi fosse capitato di calcolare gli interessi legali per una perizia del tribunale e che negli ultimi mesi l`incremento economico era esagerato rispetto agli ultimi sei anni. Non tutti sanno che il Ministero dell`economia ha la possibilità di modificarne la misura di anno in anno, sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a 12 mesi, tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell`anno. Quindi è l`inflazione che la fa da padrona e influisce sull`andamento dell`economia e sulle politiche monetarie delle banche centrali. In effetti, l`inflazione è una crescita continuativa e generalizzata dei prezzi dei beni e servizi in un Paese, che determina una perdita del potere di acquisto della moneta. In Italia l`inflazione è cresciuta prima di tutto per la pandemia, perché quando nel 2021 le attività hanno cominciato a riaprire, si sono ritrovate di fronte a una domanda molto alta: la gente aveva ricominciato a uscire alla ricerca del tempo perduto, ad andare al bar e nei ristoranti oltre che a fare più acquisti. Quasi tutte le attività non erano più in grado di fornire i servizi come nel passato avendo licenziato il personale e dovevano, insomma, rimettere insieme un sistema che si era inceppato. Logicamente se un imprenditore ha più difficoltà a realizzare e fornire il prodotto che vende, quel prodotto avrà un costo maggiore. Inoltre, si sono aggiunti i costi energetici dovuti alle centrali idroelettriche brasiliane che stavano funzionando peggio a causa della siccità, le pale eoliche britanniche che hanno lavorato meno a causa dei minori venti e in aggiunta la guerra tra Russia e Ucraina che ha provocato una serie di conseguenze che si sono ripercosse sull`Europa intera, compresa l`Italia che, va ricordato, ha una dipendenza dal gas russo che supera il 40%. La paura è che la grande crisi inflazionistica porti ad una spirale negativa, anche se Il picco della crisi energetica comunque sembra già passato e in questi mesi, essere molto più tranquillo. Probabile quindi che il tasso annuale di inflazione vada calando, anche se non tornerà subito su valori normali o a cui ci eravamo abituati. Il problema ora è però l`aumento del tasso ufficiale di interesse che rappresenta il tasso richiesto dalla Banca Centrale sui prestiti fatti alle altre banche. Di conseguenza il tasso ufficiale influenzerà anche il tasso che le banche richiedono quando prestano del denaro ai loro clienti. La cartina tornasole di solito è il mercato in borsa che sembrerebbe stia reggendo bene, in attesa di una politica monetaria della Banca Centrale che è stata per ora decisamente lenta e prudente. Di certo cè solo che il tasso degli interessi legali è tornato uguale a quello del 1997 e che nel prossimo futuro sarà ancora tutto da vedere.